Paola è una fotografa e videomaker di Rivoli, prima cintura di Torino, dove gestisce il suo studio fotografico MONOCROMO studio da 5 anni. La sua professione nasce 15 anni fa a contatto con lo studio fotografico di sua zia, dove Paola inizialmente si occupa della post-produzione, la fase cioè che segue lo scatto.
Grazie a questa esperienza Paola acquisisce competenze fondamentali che, oltre ad arricchire il suo bagaglio formativo di Grafica Pubblicitaria e Fotografia, le consentono di lavorare finalmente sul campo.
Oggi Paola dirige brillantemente la sua attività professionale specializzata principalmente in servizi wedding, sia per quanto riguarda la parte fotografica che video, avvalendosi della stretta collaborazione di Wedon-Produzioni Video.
Ciò che contraddistingue la professionalità di Paola è la capacità di cogliere l’essenza delle coppie che scelgono il suo studio, accompagnandole passo dopo passo sia prima che durante la cerimonia.
COME NASCE LA PASSIONE PER LA FOTOGRAFIA?
La fotografia entra nella vita di Paola inaspettatamente: la fotografia non esisteva per lei, non le piaceva e non voleva entrasse a far parte della sua vita. Solo in un secondo momento Paola realizza quanto, in realtà, la fotografia facesse già parte di lei: ogni giorno, seppur non fotografando, le immagini e le foto erano, e sono, parte preponderante della sua professione di post-produzionista.
LA FONTE DI ISPIRAZIONE NELLA SUA PROFESSIONE?
La calma. Spesso in eventi complessi e stressanti come il matrimonio mancano gli attimi di pace e tranquillità, indispensabili per prendere fiato e trarre ispirazione per nuovi scatti. La fotografia di Paola è pura creatività e, come tutte le attività creative, ha bisogno di concentrazione che lei ritrova nella musica: i Dire Straits e i Beatles sono i gruppi che preferisce.
QUANTO É IMPORTANTE AVERE UNA PERSONA DI RIFERIMENTO SU CUI CONTARE?
Paola racconta come suo padre abbia contribuito alla valorizzazione del suo potenziale, credendo in lei e spronandola a seguire la strada che più la appassionava. Con l’arrivo della sua prima Reflex, regalatale dai suoi genitori, cresce la consapevolezza di voler diventare una professionista della fotografia.
QUALI SONO LE DIFFICOLTÁ INCONTRATE IN AMBITO PROFESSIONALE?
Tanti gli ostacoli incontrati lungo il percorso professionale di Paola, specie nella fase inziale di post-produzionista. All’epoca Paola lavorava per molti studi fotografici a Torino, Ancona, nel Lazio, in Sicilia e in Campania, ma in ognuno di essi il suo talento trovava barriere invalicabili nell’apportare innovazione, nel far capire ai colleghi che c’era dell’altro rispetto all’impostazione consolidata, ad esempio nello stile del montaggio degli album.
La questione remunerativa ha poi rappresentato la difficoltà maggiore. Se nel mondo del lavoro dipendente è sempre più frequente qualche intoppo nel saldo degli stipendi, nel settore dei liberi professionisti lo è ancora di più. Paola racconta dei numerosi escamotages adoperati dai suoi ex-datori di lavoro per giustificare i ritardi nei pagamenti: ‘‘poi, con l’esperienza, impari che prima ti pagano e poi fai il lavoro!’’.
‘‘Poi, con l’esperienza, impari che prima ti pagano e poi fai il lavoro!’’
Paola non si abbatte mai, le difficoltà nel suo lavoro non mancano e capita di dover fronteggiare momenti di insicurezza che lei affronta con tenacia. Dall’intervista di Paola emerge un altro aspetto rilevante che talvolta gioca a suo sfavore, per lo meno a primo impatto: la sua età.
Paola è una giovane fotografa che da 5 anni dirige il suo studio fotografico in modo intraprendente, ma negli incontri preliminari la sensazione è quella di non trasmettere la sicurezza di cui hanno bisogno i futuri sposi. Considerando, inoltre, che in media ci si sposa sempre più tardi ecco che la differenza di età si nota maggiormente.
Se spesso l’essere giovane può tradursi in poca esperienza questo non è affatto il caso di Paola: gli sposi stessi confessano come non si aspettassero tanta professionalità da una fotografa così giovane!
IN QUANTO DONNA?
Paola nella sua esperienza di fotografa non ha vissuto esperienze di discriminazione di genere:
“l’essere donna in questo campo è un grandissimo vantaggio” afferma.
Quando le coppie ingaggiano il suo studio fotografico per il servizio wedding, per la futura sposa è molto appagante e allo stesso tempo rassicurante essere immortalata da una donna.
Nella fase che precede l’ingresso in chiesa, l’intesa e la fiducia che Paola costruisce con la sposa si manifestano soprattutto nelle foto scattate a casa: un contesto di intimità dove magari la sposa non è ancora vestita e avere una persona che la rassicuri è una cosa positiva.
Nelle esperienze professionali pregresse, Paola ammette però di aver vissuto esplicite avances da parte di un fotografo per cui lavorava: "all’inizio con favori e gentilezze subdole, poi via via in modo sempre più palese". Dopo il rifiuto categorico di andare oltre il rapporto professionale, Paola ricevette sempre meno incarichi fotografici fino ad arrivare alla conclusione definitiva del rapporto di lavoro.
COSA SOGNAVA DA PICCOLA PAOLA?
Paola ricorda che da piccola sognava di diventare poliziotta o militare, in un’epoca in cui era ancora raro trovare delle donne in tali professioni.
SOGNI E PROGETTI FUTURI?
Se deve pensare al futuro Paola vuole continuare a crescere professionalmente: è molto soddisfatta dei traguardi raggiunti e sogna di continuare così, ciò che ha oggi le basta! Un dettaglio che spesso si tralascia quando si guarda al futuro è, infatti, l’importanza del presente.
PAOLA LICCIARDI IN BREVE?
Determinata, leale and rispettosa.
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